L’ex chiesa di Sant’Agostino venne costruita in stile romanico nel XIII secolo, precisamente nel 1230, e venne intitolata a Santa Maria Maddalena, mentre l’annesso Convento degli Agostiniani (ora sede dell’IIS Alberico Gentili) venne costruito solamente nel 1295, con l’arrivo dei frati agostiniani. I resti romanici, tuttora visibili nelle murature, vennero conservati nonostante i continui restauri. Il primo restauro avvenne nel XVI secolo, il secondo nel 1615, il terzo nel XVIII secolo, precisamente nel 1726, dove vennero commissionati numerosi lavori da padre Fulgenzio Rossi e il quarto nel 1753, su progetto dell’architetto svizzero Carlo Antonio Sassi, che fece demolire la facciata romanica, costruita con un protiro e colonne sostenute da quattro leoni, per costruirne una in stile barocco di tipo bavarese o austriaco. Nel 1799, a causa di un violento terremoto che colpì la cittadina, la chiesa subì vari danni che portarono all’obbligo di abbattere il campanile. Con l’unità d’Italia e la soppressione dell’ordine degli agostiniani, avvenuto con decreto del 3 gennaio del 1861, divennero di proprietà del Regno.
Lo sciame sismico del 2016 e 2017 colpì duramente la struttura, rimasta gravemente danneggiata fino al 2020, quando venne messa in sicurezza con impalcature e pannelli di legno truciolare e inagurata con l’apertura della mostra “Hoc opvs”.