La storia

Il bene è costituito da circa 10.000 volumi suddivisi in due sezioni, quella antica e quella moderna.

La sezione antica comprende i volumi della cosiddetta biblioteca di tradizione, catalogati su scheda cartacea e suddivisi per materia e per autore. In questa sezione, nella sala denominata “Febo Allevi”, si trovano il Fondo delle “Cinquecentine”, cioè le 354 edizioni a stampa del secolo XVI; i due codici manoscritti degli Statuti Ginesini, l’uno su supporto pergamenaceo e con lettere capitali colorate databile secolo XIV, l’altro su supporto cartaceo databile 1577; l’edizione a stampa dello Statutorum Terræ Ecclesiasticæ Sancti Genesii Volumen, Maceratae apud Sebastianum Martellinum, 1582; i tre codici manoscritti, delle Historiae Ginesinae di Marinangelo Severini (ante 1580 c.) e delle due traduzioni coeve di Francesco Majolini e di Paolo Ciampaglia, che, insieme alla rara edizione settecentesca del libro Della Cupramontana Ginesina di Paolo Morichelli Riccomanni (databile 1770-1777) e ai due volumi della Sanginesio Illustrata di Telesforo Benigni (1790 e 1795), e alle Memorie storiche di Sanginesio (Marche) in relazione con le terre circonvicine di Giuseppe Salvi (1889), costituiscono le fonti e le coordinate di base per la storia di San Ginesio.

La sezione moderna comprende c. 5000 unità, quasi interamente catalogate nel sistema informatico adottato dalla Provincia di Macerata. I volumi sono a disposizione del pubblico per il prestito e per la consultazione. In questa sezione un’attenzione particolare merita il “Fondo Marchigiano”, che, oltre ad innumerevoli pubblicazioni d’interesse locale, soprattutto afferenti alle classi dell’arte, della storia e degli autori marchigiani, comprende il Fondo Gentili e il Fondo Allevi.

La biblioteca è aperta al pubblico il martedì e il giovedì, salvo le festività. Per esigenze particolari è consigliabile contattare il Comune di San Ginesio.

N.B.: Struttura parzialmente agibile a causa del Sisma del 2016.

Dove si trova